La maggior parte dei gatti semplicemente non ama il trasportino. È un dato di fatto della vita (del gatto). Come non capirli, del resto? Senza sapere il perchè, si ritrovano improvvisamente imprigionati in una scatola, mossi qua e là senza idea di cosa stia accadendo attorno a loro, trasportati in luoghi dagli odori e dai suoni sconosciuti. Eppure, a volte micio deve essere necessariamente spostato da casa: visite veterinarie, viaggi, traslochi sono parte della vita di un gatto,  che lei o lui lo voglia o no.

Alle volte basta un po’ di pazienza, il trasportino giusto e il gatto entra nella temuta scatola senza troppo sforzo, ma se non ci fosse nulla da fare? Se ogni volta scappasse o diventasse aggressivo? Se il nostro gatto non tollerasse in alcun modo i viaggi?

Attraverso la consulenza avremo modo di conoscere gli elementi di avversione verso il trasportino e il piano di abituazione più efficace per rendere questo momento critico il più sostenibile possibile, per gatti e per umani.  

abituare gatto trasportino

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    PERCHÉ IL TRASPORTINO È ESSENZIALE

    Per non doverti trovare in situazioni di emergenza a dover ricorrere a mezzi di fortuna, come scatole di cartone, o, peggio, a dover tenere il tuo gatto in braccio, il trasportino dovrebbe essere sempre disponibile in casa, meglio se uno per ogni gatto.

     Il trasportino non è un vezzo né un optional, ma l’unico strumento con cui poter trasportare il proprio gatto in modo sicuro. Il suo utilizzo  è inoltre obbligatorio per legge in caso di viaggi in auto. Gatti spaventati possono diventare pericolosi per sé e per gli altri e a volte basta il solo movimento dell’auto o  la minima variazione come una frenata improvvisa, un dosso o un colpo di clacson per mandare micio nel panico. 

    Il trasporto del micio andrebbe quindi attentamente pianificato e l’abituazione al trasportino messa in atto  il prima possibile,  fin da quando il nostro micio è cucciolo. 

    COME INVITARE IL GATTO NEL TRASPORTINO E RENDERE IL VIAGGIO MENO STRESSANTE

    1. Scegli il trasportino giusto. Evita trasportini morbidi: potrebbero suggerire un maggiore comfort, ma in realtà daranno a micio una sensazione di scarsa stabilità. Inoltre non proteggerebbero micio da eventuali urti e possono ribaltarsi con facilità. Lascia perdere anche le ceste in vimini: se micio dovesse fare i suoi bisogni durante il viaggio, non vorrei essere al tuo posto. Scegli trasportini robusti, lavabili, impermeabili, a prova di fuga e abbastanza ampi e alti da permettere al proprio gatto di stiracchiarsi e girarsi in comodità.
    2. Rendi il trasportino il più comodo (e “invisibile”) possibile: crea uno strato morbido infilando le copertine preferite di micio sulla base del trasportino. Puoi pensare di usare anche una o più traversine assorbenti per proteggere  trasportino e abitacolo da eventuali deiezioni. Molto gatti si sentiranno inoltre più protetti con un telo leggero ma oscurante appoggiato sul trasportino: penseranno di essere “invisibili”!
    3. Inizia presto, muoviti lentamente: l’obiettivo finale è quello di far entrare il gatto nel trasportino volontariamente. Anche se per alcuni questa può suonare come un’utopia, il primo passo è quello di rendere comunque il trasportino un oggetto familiare ed invitare il tuo gatto ad associare gradualmente la “scatola malefica” ad elementi graditi.
    4. Rimani positivo (e furbo): ti è mai capitato che il gatto sparisse proprio il giorno che avevi pianificato di portarlo dal veterinario? Quasi come se ti avesse letto nel pensiero! Beh, i gatti hanno questa facoltà.  Al solo pensiero di dover portare il gatto a far visitare e di doverlo inseguire per casa, molti di noi entrano infatti – comprensibilmente – in uno stato d’ansia. Il problema però è che la nostra agitazione verrà chiaramente percepita dai nostri amici felini.  Lo stesso vale per tutta quella serie di azioni tipiche, come quello di tirar fuori il libretto delle vaccinazioni, che il nostro gatto capterà immediatamente. Esserne almeno consapevoli può aiutarci a “farci furbi” e a sforzarci di mostrare calma e fermezza (respirare profondamente aiuta!).
    5. Sfrutta l’aiuto dei feromoni e delle essenze floreali: l’utilizzo di feromoni facciali sintetici può aiutare a creare un’aria di familiarità per micio, ma non sottovalutare anche l’efficacia della floriterapia. Esistono essenze floreali che lavorano su emozioni e sensazioni tipiche come il terrore, il ricordo di un evento traumatico, il senso di disorientamento, ecc. Il tutto senza alcun effetto collaterale.
    6. Pulisci tutto! Negli spazi interdigitali delle loro zampette, i gatti secernono i feromoni di allarme: delle sostanze per noi inodori che vengono prodotte in condizioni di paura, per esempio durante un viaggio in auto. Questi feromoni possono depositarsi sul fondo del trasportino e innescare una risposta appunto di allarme nel gatto che le annuserà. Ciò significa che è essenziale pulire bene il trasportino dopo ogni viaggio per eliminare le tracce di questi messaggi odorosi.

    RISOLVI IL PROBLEMA DEL GATTO CHE NON VUOLE ENTRARE NEL TRASPORTINO

    E se da solo non riuscissi ad insegnare al tuo gatto ad entrare senza problemi nel trasportino? Arrendersi al suo rifiuto potrebbe essere una scelta poco saggia. Che succederebbe se avessi bisogno di portarlo di corsa in una clinica veterinaria d’emergenza? Oppure se avessi bisogno di imbarcarlo all’ultimo minuto? 

    Giocare d’anticipo e farsi guidare da un esperto del comportamento felino, dandosi il giusto tempo per abituare il proprio gatto alle pratiche legate al suo spostamento, ti preparerà al successo quando avrai davvero bisogno che il tuo gatto entri in un trasportino, e velocemente. 

    In qualità di Consulente della Relazione Felina e di Floriterapeuta Animale, potrò aiutarti a individuare e seguire il miglior piano di abituazione al trasportino per il tuo gatto. Accanto ai consigli pratici legati al viaggio e alle sue fasi preliminari e conclusive, saprò anche consigliarti la combinazione di essenze floreali più efficace per supportare la sfera emotiva di micio in questi momenti critici. Buon viaggio!

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    LA CONSULENZA

    1 - IL PRIMO CONTATTO

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    Scrivimi una mail sfruttando il modulo contatti o all’indirizzo info@aliceguardaigatti.it e parlami del motivo per cui richiedi il mio aiuto: ti ricontatterò per una breve chiacchierata. Se il caso rientra nelle mie competenze, fisseremo un appuntamento per la visita a casa.

    Abiti fuori dalla Lombardia o non è possibile incontrarsi? Nessun problema, sarà possibile organizzare una video-consulenza.

    2 - VISITA A CASA TUA

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    È arrivato il momento di conoscersi! Verrò a casa tua e qui inizierà lo studio del caso, che durerà da 1 a 2 ore. La visita comprende 3 momenti:

    1. Ascolto: mi racconterai tutto ciò che sai sul tuo micio o i tuoi mici, la loro storia e la vostra convivenza.
    2. Osservazione: ti chiederò di mostrarmi la casa per raccogliere indizi e studiarla con gli occhi di un gatto…
    3. Discussione: ti esporrò le mie prime considerazioni sul caso e i primi accorgimenti da adottare, valutandone insieme pro e contro e fattibilità.

    3 - UN PIANO SU MISURA

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    Grazie alle impressioni e le informazioni raccolte attraverso l’osservazione dell’animale, della famiglia e dell’ambiente e dopo l’analisi materiali che vorrai mandarmi (diari, video, foto e materiali sul tuo gatto), condividerò con te tutti i consigli e le raccomandazioni da seguire per una nuova vita con micio.

    Qui avrò bisogno della massima collaborazione ed impegno da parte di tutta la famiglia per riuscire insieme ad ottenere dei buoni risultati!

    4 - COME STA ANDANDO?

    icona video

    È passata qualche settimana, come si sta evolvendo la situazione col tuo convivente felino? Qualche tempo dopo la visita, dai 14 ai 30 giorni a seconda dei casi, ci sentiremo per un nuovo momento di confronto. 

    Faremo il punto della situazione, capiremo cosa sta funzionando e discuteremo eventuali modifiche o aggiustamenti del piano iniziale.

    Se sei pronto a migliorare la tua relazione con micio o ad affrontare una nuova sfida insieme, scrivimi!

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